Oggi vogliamo suggerirvi un gioco molto divertente inventato da alcuni dei più visionari artisti del 900. Si tratta di un gioco surrealista: “il cadavere squisito” (tranquilli, nonostante il nome non c’è nulla di macabro!). Più si gioca meglio è ma diciamo che servono almeno 2-3 persone con un foglio e una matita ciascuno.
Si inizia disegnando sulla parte alta del foglio, può essere un animale, un paesaggio, una persona, ciò che si vuole (consiglio non cose astratte). Quando si è finito si piega verso di sè il bordo in alto del foglio in modo da coprire quasi interamente il disegno che avete fatto. A questo punto si passa il foglio a chi si trova alla propria sinistra, questi, potendo vedere solo pochi millimetri del vostro disegno, dovrà partire da essi per costruire un’altra figura. si ripiega il foglio allo stesso modo, si passa al compagno e così via. Due raccomandazioni: non fate disegni troppo grossi (tenete presente che tutti devono avere lo spazio per disegnare) e assolutamente non guardate cosa fa il vicino o ne resterete condizionati. Una volta finito il giro aprite il foglio: vi troverete davanti a un perfetto disegno in stile surrealista! A questo punto dovete dare un titolo, se non vi viene in mente potete fare lo stesso gioco scrivendo sul foglietto delle parole e alla fine del giro provare a dare un senso a ciò che leggete. Molto divertente.
Il surrealismo deriva da una corrente forse meno famosa ma molto importante nello sviluppo dell’arte contemporanea: il Dadaismo. Dada non significa nulla, è un termine scelto per gioco aprendo il dizionario. Nonostante l’apparenza frivola e insensata è un movimento che nasce come protesta contro la barbarie della prima guerra mondiale, il rifiuto della logica e l’enfatizzazione della stravaganza e dell’umorismo erano simbolo di creatività e libertà. Diffondiamole ancora oggi come possiamo!
Il Cadavere squisito nasce da due storie parallele che si incontreranno nel 1925 a Parigi.
Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, André Breton ottiene un incarico presso il Centro Neuropsichiatrico di Saint-Dizier. «Il mio compito era esaminare i trasferiti dal fronte per problemi mentali, nonché parlare coi destinati alla corte marziale per valutarne la capacità di intendere e di volere. Lungi dall’usare le loro parole per aggiungere peso a un piatto della bilancia, presto mi appassionai agli apparenti sproloqui, alle visioni e ai sogni. Là ho potuto sperimentare le tecniche della psicanalisi, in particolare la trascrizione dei sogni e dei pensieri senza controllo. Questi sogni, queste associazioni, costituiranno, all’inizio, quasi tutto il materiale surrealista».
Al termine della guerra a Parigi Jacques Prévert, Tanguy, Duhamel ed altri costituiranno un gruppo affiatato di amici che andranno a vivere tutti insieme in Rue de Chateau 54 passando le loro giornate tra creatività, divertimento e anticonformismo.
Ed eccoci nel 1925. È nei bistrot di Montmartre che gli abitanti di Rue de Chateau incontrano i surrealisti e li invitano a casa loro, inizia così una frequentazione molto assidua sia che al caffè le Cyrano che a casa di Breton. Inizia l’abitudine a incontrarsi ogni sera: si beve del vino, si chiacchera, si commentano i fatti del giorno, si progettano interventi culturali e poi esauriti i temi si tirano fuori carta e penna e ci si mette a giocare. Una sera in cui la noia aleggiava qualcuno dice: «e se giocassimo ai foglietti! (petit papier) È divertente!» così iniziarono a giocare ai foglietti secondo le regole tradizionali ma non durò a lungo e il gioco si allargò rapidamente «basta metterci una cosa qualunque» disse Prévert e al giro successivo, il Cadavere squisito era nato!
Fu Prévert a scrivere «berrà il vino» e un’altro «nuovo» ed uscì «le cadavre exquis boira le vin nouveau» («Il cadavere eccellente berrà il vino nuovo») lanciando così l’immaginazione dei presenti che non riuscirono più a fermarsi.
«Il gioco è un’attività libera e improduttiva, quindi sovversiva, perché segna il trionfo del piacere sulla realtà» Breton